venerdì 29 luglio 2016

Oggi siamo partiti - Gozo - Diario di viaggio - giorno 1

Oggi siamo partiti. Giusto il tempo di finire la giornata lavorativa ci siamo messi in viaggio per l'aeroporto di Roma Fiumicino per il volo Vueling destinazione Malta. Sì, quest'anno andiamo all'estero. Perchè? Lo sapete tutti che sono uno che predilige l'Italia per le vacanze (per tanti motivi, primo tra tutti quello perchè voglio che i miei figli conoscano il nostro Bel Paese, anzitutto, poi possono anche guardare all'estero).

giovedì 28 luglio 2016

Grazie mamma che sei sempre lì al balcone a salutarmi - da Ilcentuplo.it

(da IlCentuplo.it) - C’è sempre mia madre al balcone a salutarmi, quando arrivo e quando riparto da Roma. E’ sempre stata lì, per questi 43 anni, dai miei primi passi, a quando sono tornato, a sua insaputa, con la moto, a quando tornavo troppo tardi la notte, e poi da 13 anni sempre più raramente nei miei ritorni da Roma prima da solo, poi in coppia, poi con un nipote, poi due, poi tre.
Mia madre sempre lì anche oggi quando l’ho risalutata. Io scendo le scale del palazzo, esco, arrivo davanti al cortile e, prima di sparire, giro il capo e sollevo lo sguardo e lei è sempre lì, con quella manina appena accennata al saluto oltre la ringhiera.
Grazie mamma che sei sempre lì.
@giorjolly

mercoledì 27 luglio 2016

Gli 11 anni di Mauro in foto

Mauro nostro ha festeggiato i suoi 11 anni a Villa Rosa di Martinsicuro assieme ai cugini, alle nonne ed alla mamma.
Io ero a Milano per lavoro ma sono riuscito a raggiungerlo prima della mezzanotte per dare a mio figlio l'abbraccio e l'augurio meritato.
Una corsa pazzesca contro il tempo, facilitatami anche grazie alla miticazia Ottavia, perché sono certo che queste cose rimarranno per sempre nel mio, e spero anche nel suo, cuore.
Guardate anche queste foto

martedì 26 luglio 2016

Il giorno del tuo undicesimo compleanno

Forse
caro figlio
un domani ricorderemo
il giorno del tuo undicesimo compleanno
come quello in cui
abbiamo gettato le basi
anche per il tuo futuro
cercando di bilanciare
il passato della tua famiglia
col nostro presente
ed il vostro futuro

Forse....

Certamente
io ricorderò
il giorno del tuo undicesimo compleanno
come quello in cui
seguivo la tua festa
tramite le foto
che mamma mi inviava sul cellulare
mentre a Milano
ricevevo ancora il saluto dal balcone
della mia di mamma
prima di ripartire per Roma

Io ricorderò questo giorno
e questo lungo viaggio
metafora della vita
e del momento che stiamo vivendo
e dei tanti altri
che vivai
figlio nostro

Vai....
i primi grandi cambiamenti
sono alle porte

Babbo Giorgio



lunedì 25 luglio 2016

Qui è dove mi risveglio il fine settimana

Questo è il mio risveglio ogni Lunedì mattina. Questa flebile luce mi sveglia, a Villarosa di Martinsicuro, e io riparto per Roma, per il lavoro, lasciando qui, a riposare, i miei gioielli: mia moglie e i nostri figli.

venerdì 22 luglio 2016

Questa Bilancia Gibertini è qui dal Dicembre 1977...e ancora funziona!

foto 2 - datazione Bilancia
foto1 - storica Bilancia Gibertini

Oggi il mio girovagare per lavoro mi ha portato presso una industria mineraria dell'Umbria (una delle poche rimaste) e, con notevole sorpresa, ho incontrato una storica Bilancia analitica Gibertini prodotta nel Dicembre del 1977 (come da data marchiata all'interno - foto2).
Alla mia sorpresa si è aggiunta una notevole ammirazione per il fatto che lo strumento ancora funziona, perfettamente, grazie anche ad un bravo tecnico che la sa utilizzare e ben curare.
Ha ragione mio Papà quando dice che "...non siamo mai diventati ricchi perchè facevamo strumentazione indistruttibile" però siamo diventati compagni di viaggio di una vita di tanti che, hanno iniziato con una nostra Bilancia, e con questa sono andati, o andranno, in pensione! 


martedì 19 luglio 2016

Un consiglio concreto e una concreta proposta di acquisto

Ho davanti a me una concreta proposta di acquisto del nostro immobile (di casa nostra insomma). Finalmente ci siamo arrivati, potremmo dire, dopo sette mesi di passione. Eppure... tutto sembra arrivato così in fretta. Devo decidere io, stasera, nella solitudine di questa casa senza Sara e senza i bambini. Siamo io e una penna che potrebbe essere utile per mettere la firma di accettazione. Sara ha deciso, da lontano. Io pure, però gironzolo tra queste mura che per 11 anni hanno visto la nostra famiglia crescere, espandersi, amarsi e mi investe la malinconia. Qui abbiamo ospitato amici e gente di passaggio, fatto feste per noi e per gli altri, organizzato i Rosari con la Madonna Pellegrina, visto tutti assieme partite della Nazionale, coltivato il nostro rapporto e quello coi figli. Dobbiamo cambiare casa, i figli crescono ma mai mi sarei aspettato, 12 anni dopo, di ritrovarmi solo, con mia moglie, e pochi altri, a combattere contro tutti, a cominciare dalle banche fino a notai, per poter dare un tetto decente ai miei figli, un piccolo spazio in più dove sperimentare le proprie passioni, un  angolo dove appoggiare questo computer.
Eppure siamo qui, in questa penna, io e te amore per ripartire ancora assieme, uniti e anche se non sapremo dove andare, sappiamo però che dobbiamo assolutissimamente andare.
E andremo.
La casa l'ha voluta insistentemente una giovane coppia albanese con una figlia. Solo stasera, quando ho fermato le emozioni e mi sono messo in ascolto a Nomadelfia, ho sentito la risposta della Madonna del Buon Consiglio e ho capito il perchè di questa famiglia. Sono stato qui a Genazzano a chiedere un segno, un consiglio, un mese fa: ecco la risposta e non l'avevo capito. Grazie Maria. Ecco la mia firma.


martedì 12 luglio 2016

E' stato come superare un esame universitario

In 5 della Commissione e poi io, solo io in quella stanza col tavolo ovale al quinto piano. Loro aprono la busta e controllano ad uno ad uno i documenti ed io seguo lo scorrimento lento di quell'analisi dettagliata ed ogni foglio che viene passato al successivo esaminatore, è un sospiro di sollievo.
Verificano tutto: firme, fotocopie, spillate.
40 minuti e poi tutto ok.
Esco più sudato di quando sono entrato.
Mi merito un brindisi al mare... in perfetta solitudine come ero lì.

lunedì 11 luglio 2016

E alle spalle il "biondo" Tevere

Oggi abbiamo lavorato all'Istituto Italiano del Restauro che si trova vicino a Porta Portese ma soprattutto lì vicino passa il biondo Tevere. Attenzione, come vedete dalla fotografia, di biondi non ce ne sono, nè il sottoscritto nè il fiume ma il Tevere veniva definito biondo per la sua portata, e quindi "abundans" da cui "biondo". Non c'entra nulla il colore giallo!
Al Tevere, per il mio lavoro, sono molto legato perchè mi accompagna in tanti luoghi e sempre con inaspettate e meravigliose sorprese naturali e paesaggistiche. 

domenica 10 luglio 2016

Una Falanghina dello stesso colore del tramonto

Eccezionale questa Falanghina della Casa Vinicola Ciccariello (amico e cliente) che ha un sapore deciso ma soprattutto lo stesso colore del tramonto di questa sera sopra Venarotta. 
Cin cin a tutti amici lettori del blog, buona serata!

venerdì 8 luglio 2016

Ponte Felcino: bastano pochi passi ed ecco la musica del Parco Fluviale del Tevere

Bastano pochi passi. Ci si lascia alle spalle la Zona Industriale di Ponte Felcino e ci si addentra (è proprio il caso di dirlo) nella prima parte del Parco Fluviale del Fiume Tevere.
Qui ho poggiato su una panchina non solo le mie ossa accaldate ma pure tre panini e un cannolo al cioccolato regalatimi da un cliente e mi sono concesso, a piedi nudi, il mio pranzo e la mia passeggiata accompagnato di numerose, ma non fastidiose, cicale.
Ogni passo mi voltavo indietro per vedersi allontanare i capannoni e dopo un po’, in piena armonia, il canto delle cicale si è mescolato a quello del Tevere.
Sono bastati pochi attimi, poi il fiume della mia vita ha ricominciato a scorrere, con alto e altro vigore, nella quotidianità.

lunedì 4 luglio 2016

“Alla vostra religione del terrore rispondo con il Vangelo del Perdono” - Ilcentuplo.it

Dacca, Simona Monti (una delle vittime della strage) don Luca (il fratello) e il Centuplo su questa terra:
“Più che piangere mia sorella che non c’è più, piango questo mondo bagnato di sangue e ubriaco di violenza. Alla vostra religione del terrore rispondo con il Vangelo del perdono, sperando che questo “martirio” familiare e il sangue di Simona contribuisca a creare un mondo più giusto e fraterno. L’amore di Dio regna e con esso la fede nella resurrezione. Grazie a tutti.”
Don Luca Monti
Simona si è trovata nel luogo sbagliato ma senza volere le viene chiesta la “prova della fede”! Oggi la nostraChiesa di Magliano e la Chiesa Sabina tutta ha due martiri: Simona Monti e il suo bambino che riposava nel grembo materno! Uniti al dolore di Don Luca e della famiglia Monti ma con la gioia serena della Pasqua dei nostri fratelli.
IlCentuplo.it sottoscrive e diffonde volentieri, ma con dolore, queste parole

venerdì 1 luglio 2016

Dal “Non abbiate paura” del Papa al “Non dovete avere paura” di Vasco - IlCentuplo.it

A fatica mi sono ripreso dal concerto del Komandante Vasco Rossi di qualche giorno fa a Roma. Inutile dire che quando ti piace un cantante accetti quasi tutto di lui, se invece non ti è simpatico va tutto male quindi so che questo mio buongiorgio è sicuramente di parte. Però lo scrivo lo stesso.
E’ il mio quarto concerto di Vasco Rossi in questi anni, il primo risale ad oltre 20 anni fa, l’ultimo a lunedi scorso appunto.
Vasco è segnatamente cambiato in un aspetto e ora vi dirò, secondo me, quale. Sicuramente è rimasto coinvolgente e travolgente, un rocker; indubbiamente gli piace essere lievemente volgare in alcuni gesti, stimolato anche da alcune ragazze che non esitano a restare mezze nude (la parte sopra) dopo avergli lanciato sul palco il reggiseno però….
La sensazione “diversa” che ho avuto al concerto LiveKom017 è stata quella di un Vasco che si è messo a trattare i suoi fans come fosse un padre, uno zio più vecchio e un po’ preoccupato.
Vasco non fa prediche sul vivere bene (come potrebbe farle), non fa discorsi lunghi (più che altro canta ai concerti, e questo è positivo) ma stravolge il concetto di Vita Spericolata di una volta adattandolo ai tempi, dicendoci che la nostra è una vita spericolata, in bilico sulle difficoltà di oggi.
Più di una volta ha ripetuto “Non dovete avere paura” e poi “Ce la farete tutti” , strascicando le ultime vocali e girandosi di spalle con le dita della mano destra aperte.
Non voglio parlare di conversione, non voglio parlare di Dio, non voglio parlare di niente se non della sensazione che ho avuto, commuovendomi, quando ha ripetuto queste frasi, quasi conoscesse davvero il vissuto di ognuno di noi, la fatica che abbiamo fatto anche solo per pagarci quel biglietto per l’Olimpico.