giovedì 31 dicembre 2015

E se ogni anno prendessimo la tradizione di tornare, il 31, a Loreto?

Siamo stati a Loreto, oggi, coi figli. Loro entusiasti, noi come e più di loro. Abbiamo respirato la spiritualità di questo posto e poi cercato di viverla attraversando la porta Santa, riconciliandoci tramite il sacramento della Sacra Confessione e celebrando tutti assieme la messa vicino alla Casa Santa.
Perché la Madonna è nera? Come mai c'è qui la casa di Gesù? Come era piccola la casa di Gesù, più piccola della nostra.... sono state alcune delle riflessioni dei nostri figli.
E poi mia moglie mi ha detto: perché non istituzionalizziamo Loreto, ovvero ogni anno, il 31, veniamo qui a ringraziare e depositare il 2015 e pregare per il 2016?
Affare fatto. Madonnina, aspettaci!

mercoledì 30 dicembre 2015

Ultime foto prima della fine dell'anno

 Giornata e serate in famiglia aspettando l'arrivo dell'ultimo anno, non per buttare via le cose vecchie ma per valorizzarle e ri attualizzare nell'anno nuovo.
Giochiamo a tombola coi bimbi, a carte (a Bestia), ci facciamo un sorso di grolla e proviamo a domare i Dinosauri. Cose normali di una famiglia normale che apprezza lo stare assieme nei giorni di festa.
I parenti si possono anche "sopportare", basta con questa facile retorica dei litigi durante le feste natalizie. C'è anche altro, basta sforzarsi tutti...e farsi un goccino assieme! Viva la famiglia, viva i parenti.

sabato 26 dicembre 2015

I GIBERTINI: Natale in famiglia e in viaggio sempre cantando

Il nostro Natale lo celebriamo sempre due volte, lo sapete ormai cari amici che avete il piacere di seguirci sul nostro blog di famiglia. Un anno al nord e un anno al sud (consideriamo, volutamente, sud anche Roma e le Marche, e ci piace il nostro sud). Il 25 da una parte e il 26 dall'altra. Così è stato anche quest'anno e ci portiamo dietro un bel bagaglio di ricordi, tanta nostalgia nel salutare i nonni ma anche tanta allegria per cantare lungo l'Autostrada. Ecco alcune foto dei nostri "Natali".

venerdì 25 dicembre 2015

Natale aggiustatutto

Natale aggiustatutto
Natale alla fine
Sistema tutto
Basta crederci
Come fossimo ancora bambini
Basterebbe volerlo
Se fossimo veramente adulti
Natale ti riporta la zia lontana
Ti fa rivedere fratelli sorelle cugini e nonni
E incontrare gli amici
Natale medica le ferite
Cucè gli strappi
Dirada le incomprensioni
Riporta i sorrisi
Tanti sorrisi
Come i chilometri che abbiamo percorso
Foss'anche solo
Per la passeggera circostanza
Voglio viverla appieno
E attingere a piene mani
A questo Natale aggiustatutto
Che ancora una volta
Mi ha colto di sorpresa
E mi ha lasciato
Stupito
GiorJolly
251215

lunedì 21 dicembre 2015

Babbo Natale chiede l'elemosina ai semafori: come siamo caduti in basso

In questi ultimi giorni di lavoro questa sorpresa proprio non ci voleva. Parcheggiando in zona San Lorenzo a Roma ho visto, al semaforo, un "barbone" (come si chiamano oggi nel politically correct?) chiedere l'elemosina, al solito semaforo, vestito da Babbo Natale.

Meno male che non ero in compagnia dei miei figli: che cosa gli avrei potuto dire? Che Babbo Natale stava cercando soldi per i loro regali? 

domenica 20 dicembre 2015

Matteo (5 anni ) scrive una letterina alla Fatina del dentino per ringraziarla....

A Matteo è caduto un dentino. Come i suoi fratelli il giorno dopo ha ricevuto un soldino e una bella letterina dalla Fatina del Dentino. Poi in silenzio si è messo a scrivere una incomprensibile lettera (incomprensibile per noi, visto che non sa ancora scrivere, ma non per la Fatina che legge il cuore e le intenzioni) per lasciarla alla Fatina per ringraziarla. Ha mostrato la lettera a mamma e babbo, l'ha appoggiata sul tavolo vicino a un bicchiere d'acqua ed è andato a dormire. Dolcezza pura!

sabato 19 dicembre 2015

Hanno sloggiato Gesù ma...rieccolo!


Hanno sloggiato Gesù è la bella iniziativa del Movimento dei Focolari voluta da Chiara Lubich nel 1980. 
Oggi abbiamo incontrato tante persone presso la Galleria Alberto Sordi in Roma e a loro abbiamo proposto il nostro Gesù Bambino in Gesso per rimetterlo al centro della loro casa, nella speranza che diventi anche il centro della loro vita.
Ovviamente per primi l'invito è rivolto a noi difatti anche noi ci siamo "comprati" i nostri Gesù di Gesso.
Hanno sloggiato Gesù, vero, ma rieccolo! E' qui tra noi!

venerdì 18 dicembre 2015

Un complimento mi fa vivere due mesi: vale nella vita lavorativa e nella coppia! - Via Qelsi

Ha scritto Mark Twain: “Un complimento mi fa vivere due mesi”. Se si prendesse alla lettera questa affermazione, si dovrebbe ritenere che sei complimenti all’anno siano sufficienti per star bene. In realtà ce ne vogliono assai di più. Non sei all’anno, ma sei al giorno. Scrive la Bibbia: “Il rimprovero deprime il cuore dell’uomo, una parola buona lo allieta” (Pr 12,25).
Che bello andare alla Casa della tenerezza di Perugia, casa di vita e di coppia, e continuare a imparare.
Ma continua poi il libro “Le Stagioni dell’Amore”di Carlo Rocchetta e scrive: “La parola ben utilizzata ha un potere particolare: è una via di rassicurazione, di fiducia, e riveste una grande valenza promozionale; un linguaggio di cui non sempre si tiene sufficiente conto. Se il marito dice alla moglie: “Sei elegantissima, questo vestito ti sta molto bene” “Sei sempre più bella”, usa la parola come una carezza. Lo stesso vale per la moglie se ringrazia il marito perchè si è preoccupato di lavare i piatti o di far la spesa o se durante il giorno le ha mandato un sms (o un messaggio whatsapp, ndr) in cui le diceva che le voleva un gran bene.”
Mi fermo qui, devo mandare un messaggino a mia moglie. Buongiorgio a tutti
@giorjolly

mercoledì 16 dicembre 2015

Altre opere "manuali" di Mauro col Cermit

Ormai Mauro, seguito sempre dalla maestra Federica, sta imparando altre arti oltre alla pittura e queste sono le sue ultime creazioni. 


martedì 15 dicembre 2015

Il tramonto è una delle splendide Luci di Salerno

Capito spesso per lavoro a Salerno, una città bellissima d'estate e d'inverno e che ultimamente è diventata famosa per i suoi viali imbelliti, ulteriormente, dalle Luci Natalizie. Ogni volta però, prima di ripartire, facilitato dalla vicinanza della Stazione Centrale col Lungomare, mi soffermo a salutare il Tramonto che non manca mai, ogni volta, di essere immensamente uguale e originalissimamente diverso.

lunedì 14 dicembre 2015

Natale: i bambini recitano, i genitori litigano - via Qelsi

E’ periodo di Natale e quindi, per chi ha figli “piccoli”, è periodo di recite di Natale. Mentre i bambini quindi si alternano sul palco a lanciare messaggi di gioia, speranza, carità, misericordia e Pace, è facile vedere, giù dal palco, i loro genitori, nonni, zii, azzuffarsi per i posti in prima fila, per prenotare dieci sedie spogliandosi di tutti gli indumenti che hanno addosso, per fotografare più da vicino, muniti di cellulare ultima generazione, le gesta del loro pargolo. Sopra il palco i bambini recitano, in platea i genitori, purtroppo, non recitano ma vivono la loro tragicommedia quotidiana, la stessa che si esaspera ai bordi dei campi da calcio e di qualsiasi altro sport.Confermo: la vera emergenza educativa siamo noi genitori. Buon Natale.

venerdì 11 dicembre 2015

Con la nuova Carta di Identità in una “firma” sono diventato Donatore di organi e tessuti - Qelsi

Ho rinnovato la Carta di Identità (eh sì, è sempre segno del tempo che passa!) usufruendo dell’ottimo servizio del Municipio XIV (ex XIX) di Roma: prenotazione on line con applicazione dedicata, zero coda, cordialità ai massimi livelli, rapidità di rinnovo (ogni tanto va raccontato anche quello che funziona, non solo quello che non va, altrimenti non saremmo nell’Anno Santo della Misericordia!!! ehehehe).

giovedì 10 dicembre 2015

Non aprite quella porta: quel senso di inadeguatezza ai limiti della Porta Santa - Qelsi

Ho avuto un senso di “inadeguato” nel guardare fisso in televisione, attorniato dai miei figli e mano nella mano con mia moglie, l’apertura della Porta Santa, ad opera di Papa Francesco, che ha dato il via, simbolicamente, all’Anno Santo Straordinario della Misericordia.
Avevo gli occhi gonfi di lacrime al ricordo dell’anno santo del 2000, con Giovanni Paolo II tremolante in ginocchio davanti al Portone, e pareva non riuscisse ad alzarsi, e nello scorgere Papa Benedetto XVI, molto tremolante, passare quel varco reggendosi sul bastone.
Varcare la soglia della Speranza, scrisse allora Papa Wojtyla.

mercoledì 9 dicembre 2015

Il Gravidanzo - la gravidanza vissuta e raccontata dai Papà - versione cartacea acquistabile qui

Caro Papà ti scrivo.... Potrebbe essere l'incipit di questa presentazione de "Il Gravidanzo - la gravidanza vissuta e raccontata dai Papà" perché, di fatto, in questo libro, caro lettore, troverai tante storie di Papà che hanno già vissuto questo momento splendido della loro vita e lo raccontano, e si raccontano, senza veli, senza la moglie (compagna) di fianco e quindi in totale libertà e ironia.
Sapete chi ha insistito così tanto perché scrivessi questo libro e coinvolgessi amici colleghi Papà? (indovina indovinate?) Sì, proprio Lei, mia moglie, e questo la dice lunga vero?
E' un libro da leggere in coppia, da regalare ad amici in dolce attesa per farsi assieme due risate, apprendere pochi consigli e soprattutto godersi, anche da Papà, il periodo della gravidanza che coinvolge inevitabilmente entrambe i genitori.
Acquistabile su Amazon

domenica 6 dicembre 2015

50esimo Giostra Canora - Sara canta ancora

Sara, dopo aver vinto nel 1984, risale sul Palco della Giostra Canora di Venarotta per cantare ancora la canzone con la quale vinse quella edizione: "Evviva la Domenica".
Complimenti alle bambine che hanno cantato con lei ma soprattutto agli organizzatori, e al Parroco don Umberto, per aver tenuto viva per 50 anni questa bellissima e coinvolgente iniziativa.


“Il Gravidanzo – la gravidanza vissuta e raccontata dai Papà” - per Kindle

Per il nostro Undicesimo anniversario di nozze ci siamo regalati, e vi regaliamo, Il Gravidanzo, il mio nuovo libro.
Per ora disponibile per Kindle ma, tra pochi giorni, sempre su Amazon, anche nella versione cartacea.
Ringrazio i Papà testimonials qui presenti: Marco Maresca, Eugenio Cipolla,Francesco Borroni, Francesco Paladino, Marco Silvi, Francesco Giordano,Stefano Liberati, Flavio Nieddo, Alessandro Chisini, Massimo Biscossi,Massimiliano Giussani e Andrea Menegotto
"Caro Papà ti scrivo…. Potrebbe essere l’incipit di questa presentazione de “Il Gravidanzo – la gravidanza vissuta e raccontata dai Papà” perché, di fatto, in questo libro, caro lettore, troverai tante storie di Papà che hanno già vissuto questo momento splendido della loro vita e lo raccontano, e si raccontano, senza veli, senza la moglie (compagna) di fianco e quindi in totale libertà e ironia. 
Sapete chi ha insistito così tanto perché scrivessi questo libro e coinvolgessi amici colleghi Papà? (indovina indovinate?) Sì, proprio Lei, mia moglie, e questo la dice lunga vero? 
E’ un libro da leggere in coppia, da regalare ad amici in dolce attesa per farsi assieme due risate, apprendere pochi consigli e soprattutto godersi, anche da Papà, il periodo della gravidanza che coinvolge inevitabilmente entrambe i genitori."

sabato 5 dicembre 2015

Oggi in due facciamo 11 anni

Oggi in due
facciamo 11 anni
chissà quante migliaia di secondi
di attimi
vissuti assieme 
a piccoli passi

Non abbiamo mai corso
eppure siamo sempre di corsa
e le lancette del nostro orologio
pur col contrattempo dell'aritmia, tua
riprendono a girare con slancio 
ogni minuto
e sembra sempre lo stesso movimento
e non è mai lo stesso

la nostra vita assieme è stata un lento
continuo
incessante
crescere

mattone dopo mattone
tutto è a posto
e non è a posto ancora tutto

preghiera dopo preghiera abbiamo ottenuto tutto
eppure a volte ancora 
ci troviamo
abbracciati nel nostro letto
a cercare di capire
perchè non arriva niente
perchè non ci ascolta
o se in fondo siamo invecchiati
e diventati più ciechi

Oggi in due facciamo 11 anni
la casa è sempre piena di gente
il frigo è vuoto a inizio e fine mese
ma tutti e cinque cantiamo a squarciagola
mentre saliamo a Venarotta

In due 
noi due
con noi due
da 11 anni
è sempre festa

martedì 1 dicembre 2015

Per questo Natale mettiamo il Presepe anche sui balconi, sui davanzali, negli androni dei palazzi - Qelsi


Da qualche anno io e mia moglie dapprima creiamo il Presepe in casa coi bambini, lasciando a loro molta possibilità di variare sul tema, e poi, previo avviso per tutti i signori condomini, ne allestiamo uno, assieme all’albero, nell’androne del Palazzo invitando tutti a partecipare.
Inoltre, avendo il cortile che confina proprio con la strada principale, mettiamo pure un piccolo ed economico Presepe (di quelli da due euro e di solito solo la capanna con i Gesù, Giuseppe e Maria) sulla colonna portante del nostro cancello in modo che si possa vedere bene anche da fuori.