sabato 17 ottobre 2015

Musical I ragazzi di Don Zeno: quando la realtà va a pari passo con la immaginazione

Siamo stati, questa sera, a vedere a Roma il Musical I Ragazzi di Don Zeno  e siamo tornati a casa con ancora negli occhi una grande euforia che ci ha impedito di prendere presto sonno.
Io e mia moglie conosciamo da quindici anni la realtà di Nomadelfia. Dicendo "conosciamo" vuol dire che abbiamo veri e propri rapporti di amicizia con alcuni Nomadelfi (amicizia e fratellanza), conoscenza con molti altri, figliolanza verso pochi, stima e rispetto reciproco. Conoscere Nomadelfia vuol dire aver letto tanti scritti di Don Zeno, aver vissuto intere giornate a Grosseto o nella sede di Roma, essersi seduti al loro tavolo e aver discusso tra un bicchiere di vino e un piatto di formaggio, tutto prodotto da questa comunità.
Quando ho avuto l'onore (dico sul serio) di presentare la conferenza stampa del Musical I Ragazzi di Don Zeno, nel loro tg mi hanno definito "amico": mi fregio, con orgoglio, di questo titolo.
Questa sera abbiamo vissuto (dire visto è limitativo ) il Musical direttamente all'Auditorium e consigliamo, a chi ancora non ha prenotato, di andare a vederlo in queste ultime rappresentazioni romane. 
In particolar modo consiglio la visione del Musical a chi è pro life, a chi difende la Famiglia, a chi ha figli, a chi pensa che non sia importante la presenza della mamma, a chi pensa che la chiesa non vada criticata ma solo obbedita, a chi pensa che la guerra in fondo è bella, a chi pensa che non è la famiglia la risoluzione di tutti i problemi.
Il Musical risponde a tutte queste domande? Beh, credo di sì.
I Nomadelfi sono riusciti ad utilizzare il Musical come perfetto strumento di evangelizzazione. In queste quasi tre ore di spettacolo si capiscono, in modo semplice, diretto, divertente, alcuni concetti fondamentali della nostra Fede e anche del nostro vivere: l'importanza della mamma per i figli, il dramma della guerra, l'obbedienza alla Chiesa, l'accoglienza, l'essere famiglia di famiglie.
Lo scrittore Dino Buzzati disse che Nomadelfia è uno stupefacente sforzo di volersi bene. Vero! Don Zeno Saltini amava ripete: Nomadelfia è un atto di Fede. E continua a esserlo, quasi cento anni dopo.
Conosco tanti singoli di Nomdelfia ma conosco anche la singola Nomadelfia. Nomadelfia non è solo una proposta ma una realtà dove tanti singoli si fanno unico singolo, dove tante famiglie si generano come unica famiglia.
E questa realtà esiste! Può essere rifugio, approdo, provocazione, stimolo ma comunque c'è, è già presente in mezzo a noi e dobbiamo tenerne conto, soprattutto noi che ogni giorno parliamo di vita, famiglia, educazione, figli, adozione,.... soprattutto per noi che ogni giorno parliamo del Prossimo.
Quando immagini un posto perfetto sulla terra, cristianamente parlando, ecco, Nomadelfia gli si avvicina molto perchè al suo interno, nonostante le tentazioni carnali e le piccolezze umane, ci sono regole ben precise sostenuto da uno "stupefacente sforzo di volersi bene".
Durante il Musical si ride, si piange, si pensa, si prega, si... tutto. Come nella vita. La tua, quella che ritrovi tornando a casa e poi non riesci a dormire per il lieto tormento....


Nessun commento:

Posta un commento