venerdì 11 gennaio 2013

Il primo amore (politico) non si scorda mai

Ieri sera ho seguito in televisione da Santoro il mio "quasi primo amore politico" Silvio Berlusconi. Perché uso la metafora del primo amore? Secondo me l'effetto risalita nei sondaggi è questo. L'elettorato del Pdl, o più ampiamente del centro destra, si sta dimostrando come la innamorata tradita che, di fronte al ripresentarsi del fedifrago col mazzo di fiori in mano o sotto la finestra a cantare, lo ascolta, risente il suo cuoricino pulsare nelle vene e lo riaccetta, dandogli un'ultima (altra) possibilità non con una fiducia al cento per cento, ma comunque con fiducia. 
Berlusconi, da grande seduttore, sta puntando tutto sull'effetto "primo amore che non si scorda mai".

Nessun commento:

Posta un commento