giovedì 12 gennaio 2012

Entrando tardi a Messa può capitare che...

Nella calda e silenziosa Cappella Feriale, già Sacristia Antica, della grande Chiesa in centro a Roma, il parroco sta celebrando la santa Messa delle 8 e commentando il Vangelo odierno di San Marco quando dice "Tutta la città era riunita davanti alla porta". Don Daniele spiega, con la sua voce calda e le sue parole che scavano nel profondo, come i Catecumeni stavano fuori dalla porta per cogliere qualche parola del
Verbo mentre gli iniziati potevano assistere dall'interno dalla Lettura della Parola.
E' il momento dell'omelia e le nostre 80 orecchie, e pure gli occhi, sono tesi verso l'ambone.
D'un tratto don Daniele fa una pausa, ma non una delle sue, questa è accompagnata da una smorfia di fastidio. Nel mentre una suora raggiunge il terzo banco ed il tono della voce cambia e l'omelia diventa invettiva e ricordo quasi tutte le sue parole:
"Va bene, sedetevi tutti - urla ora don Daniele - accomodatevi pure anche voi. Non dovete entrare quando sto parlando, non per rispetto a me ma per rispetto della Parola". Don Daniele solleva il Lezionario e lo lascia ricadere sul leggio.
"Ma quando andate al concerto - continua - vi fanno entrare a spettacolo già iniziato? Non si arriva in ritardo alla Messa perchè la Messa è un evento pubblico che riguarda tutti, non uno privato: per la devozione personale non c'è la celebrazione dell'eucaristia ma altri momenti e lì potete arrivare quando volete. Qui siamo corpo unico e quindi non si può arrivare tardi e prendere il posto che si vuole."
C'è ancora più silenzio nella Sacristia Antica. Poi Don Daniele prosegue:
"Bisogna smetterla con la idea che vado a messa per fare la comunione. E' la parola che salva. E' la parola che converte. Non dovete fare come quelle suore che vanno a messa tre volte al giorno: dov'è il senso di infinito della Messa? E non ditemi che sono isterico ma sembrate come tutta quella gente accalcata da cui poi Gesù è scappato! E' la Parola importante. Si viene per ascoltare Gesù non per timbrare il cartellino o farsi ascoltare. Scusatemi ma spero che questa lezione vi sia servita: è la miglior spiegazione anche del Vangelo di oggi".
La messa riprende e con essa la vita di tutti i giorni.
Buongiorgio.

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