lunedì 22 agosto 2011

Il giorno dopo la sagra della vitella di Venarotta

Il giorno dopo la Sagra della Vitella di Venarotta, mentre io sto scrivendo, alcuni volontari sono già tornati al loro posto di lavoro dopo aver viaggiato la notte, altri si sono presi un giorno di ferie in più per poter pulire tutto, raccogliere i rifiuti, togliere i tendoni, risistemare il Gazebo Enzo Orsini.
Qualcuno ancora è a letto perchè tra un ballo e l'altro ieri sera ha alzato un po' troppo il gomito ed ora su quel gomito continua ad appoggiare il capo. Qualcun altro fa i conti di quello che è stato incassato e di quello che è stato speso. Soprattutto però migliaia di persone sono tornate alla loro vita col buon sapore di Sagra in bocca.
Quando dico buon sapore di Sagra non intendo solo la degustazione della Vitella Allo Spiedo con spruzzata di limone, gli arrosticini di castrato, i pomodori arrosto, le patatine ed i primi di ragù bianco o rosso.
Il buon sapore della Sagra ha anche il retrogusto del volontariato "Pro Loco" di queste decine di famiglie, mariti, mogli e figli chi dietro ai fornelli, chi davanti a pulire i tavoli o chi alla cassa.
Il retrogusto di anziani che si mettono a disposizione per coinvolgere e far star bene, anche fosse solo per qualche ora, gli ospiti giunti da tutta Italia ed un bel gruppo dalla Francia; dei volontari della Protezione Civile e della Croce Verde che hanno assicurato tranquillità ed ordine a tutta la due giorni di manifestazione.
Il retrogusto alla fine è quella di un nonno, padre, imprenditore che ora fa anche il Sindaco di questo paesino e tra una commessa di lavoro, un gelato col nipote, una buca da sistemare, un sudoku da compilare per riposare la mente, ed un "gratuito" attacco sui giornali, trova il tempo, lui ed i suoi famigliari, di donarsi anima, corpo e qualcosa in più per il suo paese, per il richiamo di questo evento.
Questo ed altro incontri ad una Sagra di paese e dall'osservatorio privilegiato della Cassa percepisci gli umori e le dinamiche famigliari.
Tanti complimenti all'iniziativa, moltissimi elogi per la qualità del vino e della vitella, una sola critica raccolta in questi due giorni.
Certo qui non è il Paradiso: questo posto si chiama semplicemente Venarotta.
Però si sta bene e se tutti, dico tutti, si sforzassero maggiormente si starebbe ancora meglio.

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