sabato 23 luglio 2011

Come è possibile togliere due figli per errore ai genitori?

Prima di togliere dei figli ai genitori pensateci non dieci, non cento ma mille volte. Prima di strappare una figlia alla madre, anche se questa è prostituta o tossicodipendente, pensateci non mille ma centomila volte. “La mamma è sempre la mamma” non è un detto che vale solo per le famiglie stile Mulino Bianco ma vale per tutti i figli a qualsiasi latitudine della terra, in qualsiasi contesto vivano, con qualsiasi mezzo di sostentamento.

La cronaca oggi ci riporta l’epilogo di un fatto già triste di per sè.  Il caso dei fratellini di Basiglio scoppia il 14 marzo 2008, quando i due bambini (un maschietto di 13 anni e una femminuccia di 9) sono tolti alla famiglia su disposizione del Tribunale dei minorenni di Milano. Alla magistratura si erano rivolti le insegnanti della piccola, dopo che, sotto il suo banco, era stato trovato un disegno a sfondo sessuale. Tra gli operatori scolastici era sorto il sospetto di una relazione malsana tra i due fratellini e il caso era stato segnalato anche ai servizi sociali. Così, i due piccoli sono stati tolti ai genitori e, per 69 giorni, sono stati costretti a vivere in due comunità protette separate.
Soltanto dopo la decisione del Tribunale dei minorenni, era emerso che a realizzare il disegno non era stata la bambina ma una compagna di classe che l’aveva messo sotto il banco per scherzo.
I genitori dei due bambini ovviamente fecero causa ed iniziò il processo conclusosi ieri con una assoluzione con formula piena, perché “il fatto non sussiste”: così hanno stabilito i giudici della quinta sezione penale nei confronti dei cinque imputati accusati, a vario titolo, di falsa testimonianza, falso ideologico e lesione colpose. A risponderne erano la preside, due maestre, uno psicologo e un assistente sociale per i quali la stessa procura di Milano aveva chiesto l’assoluzione.
Tra l’altro pare che la madre dell’autrice del disegno e dello scherzo avvisò tempestivamente la preside della scuola dell”errore, ma nè lei, né gli insegnanti ritennero di comunicare quello che avevano scoperto e. come già detto, i bimbi vennero riaffidati ai genitori solo tre mesi dopo.
Vi tralascio i commenti dei genitori dei due bambini alla lettura della sentenza ma voglio dirvi i miei.
Mi sembra di vivere in una nazione di pazzi. Togliere i figli a due genitori con questa leggerezza è inaudito. E’ vero che settanta giorni non sono una vita ma ve lo potete immaginare, cara preside, insegnante, assistenti pseudo sociali, e psicologo, che cosa hannpo passato questo padre e questa madre per ognuno dei secondi di quei settanta giorni?
Ma in che nazione viviamo, che giudici abbiamo ,chi c’è nel Tribunale dei minori? Quando tutto questo sarà riformato! Quando anche loro pagheranno per i loro errori in modo da essere indotti a commetterne sempre meno!?
Perchè uno poi è portato a pensare: capitasse a me che cosa farei? Ecco, è meglio che non lo dica altrimenti comincerebbe a finire in galera il direttore responsabile del nostro quotidiano online.
Giorgio Gibertini Jolly
Pubblicato su Dailyblog il 22 luglio 2011

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