mercoledì 18 maggio 2011

Una scheda per capire cosa c'è in discussione alla Camera quando si parla della legge sul testamento biologico

In una recente intervista radiofonica a Radio Mater, chiesi a Paola Binetti un parere sui continui rimandi nella approvazione della Legge denominata " Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato
e di dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat)".
L'intervista avvenne a pochi giorni dalla Beatificazione di Giovanni Paolo II e l'amica Paola Binetti mi fece notare una cosa: "La discussione alla Camera riprenderà il 18 maggio, giorno del compleanno di Karol Woytjla: io lo interpreto come un segno che anche lui ci dice di andare avanti e di portare finalmente in proto questa legge".
Oggi è il 18 maggio e finalmente riparte questa discussione ormai insabbiata da anni: non si può quindi non dire che questa legge rischia di nascere sotto una buona stella, o meglio sarebbe da dire sotto una "beata" stella.
Anche all'interno del mondo cattolico e di quello pro life, giusto per mantenere la propria dis-uniformità di posizioni tipico del nostro mondo, vi sono state spaccature, opinioni divergenti e via dicendo.
Io penso che, come ho scritto e come potete leggere nel mio blog in altri articoli, dopo l'uccisione di Eluana Englaro autorizzata da un Tribunale Civile (invasione di campo dei giudici anche su questo tema e non solo quando c'è di mezzo Berlusconi ed i suoi processi) una legge ormai sia necessaria, la più chiara possibile e soprattutto che dica a chiare lettere che mai e poi mai ancora si potrà uccidere una concittadina malata ed inerme privandola di acqua e cibo, come appunto avvenuto per la cara Eluana.
Nel rimandarvi al più completo Dossier di Avvenire vi riporto però anche qui i punti fermi del disegno di legge sulle Dat che partono proprio dal paletto appena enunciato: mi pare abbastanza per pregare il Beato Giovanni Paolo II affinchè i nostri governanti, almeno in questo caso, concludano questo iter legislativo e, non ho timori a dirlo, sia resa giustizia tardiva ad Eluana ed a tutti quelli come lei vivono in quello stato di incoscienza ed immobilismo totale ma vogliono continuare a farlo attorniamo da affetto, amore e cura e non da avvoltoi radicali.
1. VITA INDISPONIBILE
La vita è tutelata come diritto inviolabile e indisponibile, anche nella fase terminale dell’esistenza
2. NO ALL’EUTANASIA
E’ vietata ogni forma di eutanasia e di aiuto al suicidio. L’attività medica è solo finalizzata alla tutela della vita e della salute e ad alleviare la sofferenza
3. NO ALL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO
Con pazienti la cui morte è considerata imminente il medico deve astenersi da trattamenti straordinari non proporzionati o non efficaci
4. NON SI STACCA IL SONDINO
Alimentazione e idratazione devono essere mantenute fino al termine della vita. Sola eccezione il fatto che non risultino più efficaci
5. LA NUTRIZIONE ASSISTITA NON ENTRA NELLE DAT
Alimentazione e idratazione non possono formare oggetto di Dichiarazioni anticipate di trattamento
6. IL MEDICO E LE DAT
Le volontà espresse nelle Dat sono prese in considerazione dal medico curante, che non è obbligato ad attenersi ma agisce in scienza e coscienza. Il medico non può considerare volontà che causino la morte del paziente o contro la deontologia

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