giovedì 5 maggio 2011

Il giovedi gnocchi ed il venerdi? Sciopero

L'attento cameriere risponde pronto ed alla sua domanda: che cosa prendete? il mio ospite dice: è giovedì quindi.... il cameriere termina la frase: giovedì gnocchi. Ed il venerdì? Intervengo io: beh, di solito al venerdì c'è lo sciopero!
Una volta fuori dalle osterie d'antan vi era scritto: giovedì gnocchi, venerdì pesce (motivi religiosi) e sabato trippa. 
Adesso andrebbe aggiornato il cartello come vi ho detto io: venerdì sciopero!
Non è un piatto ma eccolo servito, anche oggi, anche questo Venerdì 6 maggio per la gioia di tutti noi che così ce ne possiamo andare fuori città ed allungare il fine settimana.Sinceramente già non capisco perché ancora si scioperi e soprattutto come ci sia gente ottusa che considera questo ancora uno strumento di lotta affinché "non vengano cancellati i nostri diritti", come intitola oggi la Cgil e speriamo che in piazza non abbiano grosse gomme per matita. Mi domando quindi quei poveri bambini che non riescono a nascere cosa dovrebbero dire, quanti scioperi dovrebbero fare visto che il primo loro diritto, quello a nascere, viene 133 mila volte cancellato in Italia senza che nessuno di quelli che oggi strombazzano in piazza dica qualcosa, a cominciare dai media che li sostengono.
Quindi già non capisco perché vi sia ancora l'idea che scioperare è figo, forse rock, sarà in, sarà cool ma io non l'ho mai considerata cosa buona. Il lavoro è così oggi, precario, difficile da trovare, non pagato o pagato tardi: forza e coraggio, adattiamoci ai tempi. Scioperare ha mai portato lavoro in più?
Inoltre non capisco perchè sempre di venerdì. Metropolitane chiuse, autobus fermi, uffici serrati e code sulle consolare perchè, bel tempo o no, l'occasione fa l'uomo ladro ed andarsene fuori città è un mio diritto: speriamo di non incontrare tutto chiuso lungo la Salaria.




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