mercoledì 16 marzo 2011

Ma i soldi per essere consiglieri regionali ve li da la Padania?

Sono nato a Bollate in provincia di Milano. Ho vissuto 30 anni a Novate Milanese. Sono uomo del nord che da 8 anni vive e lavora a Roma. Mia moglie è di Ascoli Piceno, i nostri figli sono di Roma. Siamo italiani.
Ritengo scorretto, politicamente ed umanamente, che i Consiglieri Regionali della Lega Nord in Lombardia, mia regione madre, non abbiano presenziato all'Inno d'Italia durante la cerimonia al Pirellone per i 150 della nostra amata nazione.
Politicamente perché non hanno capito il vero senso della politica come servizio all'uomo ed al bene comune e soprattutto agli italiani che li hanno votati.
Umanamente perché un gesto del genere è di una bassezza tale perché sbagliato nei modi e nei tempi: fate almeno passare i nostri festeggiamenti e trovate altri palcoscenici per le vostre buffonate.
Sono certo che mamma Italia non piangerà per questo visto che di figli ingrati ne ha visti in questi quindi decenni quindi farà spallucce anche questa volta andando avranno e sopravvivendo al cappuccino e brioche di questi ingrati, però a me spiace lo stesso che siano pagati da noi, dallo Stato italiano, in particolare dai cittadini della loro Regione e si ricordino che esiste l'Italia solo quando devono controllare il mittente del loro cospicuo ed immeritato bonifico mensile.
Il sottoscritto è uno che, ogni volta che torna a Milano con famiglia, sente un brivido percorrergli la schiena quando l'autovettura supera il fiume padre, il Po.
I miei amici ricordano che quando scorrazzavamo per l'Italia in moto e scendevamo oltre Piacenza, mi segnavo col simbolo religioso perché lasciavamo, seppur momentaneamente, la nostra Patria.
Ma allora non prendevo ingenti soldi pubblici per rappresentare una Regione di una Nazione: eravamo un gruppo di amici che pensava che il mondo finisse contro il muro della nebbia di Piacenza Sud, quasi fossimo in un padano Truman Show.
Non ho mai creduto alla secessione perché non ho mai sentito nessuno a Milano chiederla. Credo nel federalismo fiscale per aiutare l'Italia unita e penso che la Lega sia anche un partito serio ma viene screditato, politicamente ed umanamente, da questi rappresentanti all'interno del Consiglio Regionale della Lombardia: che si facciano pagare dalla Padania se non gli sta bene l'Italia ma, visto i tipi, sono certo che anche il cappuccino e la brioche se li faranno rimborsare dalla Regione Lombardia e quindi dalla loro odiata ma nostra amata Italia.


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