martedì 4 gennaio 2011

Meno due

Nel paesino sopra Ascoli fa freddo e l’anziano parroco si appresta a celebrare la fine dell’anno, per la trentacinquesima volta, dall’altare della chiesetta appena completamente ristrutturata per i suoi 80 anni di consacrazione. Pochissimi parrocchiani alla messa del Te Deum e le flebili voci di preghiera sono sovrastate dai botti di fine anno che cominciano a sentirsi dalle colline attorno.
All’omelia il Parroco prende il suo posto all’ambone e, col sorriso di sempre, comincia ad elencare i motivi per cui ringraziare il Signore in questo 2010. Poi vi è il classico elenco di numeri di fine anno che non sorprende i parrocchiani e che dà sempre il polso della situazione ed è uno dei momenti più attesi.
1491 abitanti, 7 matrimoni, 12 nati e 14 morti. Anzi, il parroco dice precisamente “12 nuovi pellegrini su questa terra e 14 che hanno già iniziato il loro viaggio altrove”. Quel pellegrini sulla terra è un misto di amore, stupore e dolcezza anche perché due di questi bambini sono presenti con i loro genitori e magari sussultano nel cuore sentendosi chiamati.
Certo, molte signore anziane (quelle che una volta potevamo chiamare “vecchiette”) abbassano il capo a quel “14 che sono già andati altrove” magari pensando che il prossimo 31 dicembre potrebbero esserci loro, in quel numero, oppure pregando per coloro che già fanno parte di quel resoconto e, fino a qualche mese fa, erano li al loro fianco a celebrare la messa prefestiva od ancora chiedendosi come mai l’anziana parente immobilizzata a letto da oltre due anni che emette solo vocali non è ancora in quell’elenco così caro al parroco ma anche al nostro Signore.
I botti di fuori continuano e sta per iniziare il grande cenone e la grande festa che ci porta al 2011. Tante persone viaggeranno in questi giorni e la morte sarà al fianco di ognuno di noi, dobbiamo dircelo, dobbiamo ricordarcelo, per aggiornare il suo pallottiere.
Ma su quella stessa autostrada ci saranno anche famiglie che viaggeranno con un figlio in grembo, e forse non lo sanno ancora, e le strade si incroceranno in una contabilità quotidiana che purtroppo ancora pende dalla parte della morte.
In questo piccolo paesino dell’ascolano si è registrato un saldo negativo pari a meno due e sappiamo che questo è un po’ il rapporto che vi è in tutta Italia, nel nostro Paese che sta invecchiando soprattutto per la paura dei giovani di mettere al mondo figli non, come ha rivelato una statistica del Cisf, per questioni economiche ma per il timore dell’educazione.
Ti lodiamo Signore per questo anno passato, per quelli che hai accolto nelle tue braccia eterne e per quelli che “hai gettato nella mischia” pellegrini con noi su questa terra.
Ti ringraziamo ed intanto due “vecchiette” di velo coperte salutano discrete il parroco chiedendo lui come passerà la fine dell’anno e dandosi appuntamento l’indomani per un’altra messa ancora.

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